E il quadretto come lo metto

Questa volta prendo spunto da alcune richieste che a volte mi vengono fatte al termine di un lavoro.
Mi si chiede come disporre i quadri o che tipo di quadri potrebbero stare bene. Non sempre si tratta di veri e propri quadri ma fotografie con ritratti di famiglia.
Quando ci sono tanti quadri di diverse dimensioni di solito consiglio di non seminarli quà e là ma di concentrarli in una unica parete, spazio permettendo.

Ecco alcuni esempi che ho trovato e li miei consigli per una parete perfetta

1-2 un classico (dietro il divano), nella foto1 con scritte tipo stickers
che rendono il tutto fresco e moderno
Mix and Chic: Cool designer alert- Ken Fulk!:
2- dietro a una madia con una cornice (di colore) che ne contiene altre
3-semplicemente così
4-sulle mensole
5-6- in verticale
 7-10-sulle pareti della scala
dove credo sia il posto ideale
per creare “album” di tutto rispetto

in questi casi la linea immaginaria non è poi tanto immaginaria:
è quella naturale della scala
quindi la disposizione deve necessariamente tenerne conto
vano scala come una grande cornice e tante scritte
11-che seguono l’inclinazione della falda del tetto
Per quadri di maggior dimensione

oppure per le fotografie da esporre
insomma tutto può essere incorniciato
e tutto o quasi può essere cornice
I miei consigli su come posizionare i quadri
1. Non è importante, la quantità di quadri, quanto il giusto equilibrio tra pieni e vuoti.
2. Inoltre si può scegliere una disposizione di tipo informale, oppure seguire una composizione geometrica.
In tutte e due i casi è opportuno fare prima delle prove su carta o disponendo i quadri su di un piano, per avere un’idea dell’effetto finale e dell’ingombro.
Dalani, Galleria d'arte, Disporre i Quadri alle Pareti con una Linea a Spirale: Dalani, Galleria d'arte, Disporre i Quadri alle Pareti con un Ordine Mix &…: Dalani, Galleria d'arte, Disporre i Quadri alle Pareti utilizzando un Piccolo…:
immagini via Dalani

esistono 3 tipi di allineamento:

L’allineamento orizzontale prevede una disposizione lungo una linea orizzontale ideale, in alto o in basso o mediana, indipendentemente dalla loro forma o dimensione. Il riferimento può essere, ad esempio, il piano di un mobile.(ci sono comunque 4 linee immaginarie di riferimento che si possono seguire, leggi più avanti)
Con l’allineamento verticale, invece, i quadri si dispongono seguendo una immaginaria linea verticale, in formazione speculare o asimmetrica. Può trattarsi dello stipite di una porta o un pilastro.(f.to 5-6)
L’allineamento rispetto ad una linea inclinata per esempio della scala (f.to n.7-10) o della falda del tetto (f.to n.11)
La linea mediana
Si tratta di una linea immaginaria tracciata a 5/8 dell’altezza della parete (es. altezza parete = 3m, mediana = 1,85 m). Ogni quadro si colloca in modo che abbia 3/8 della sua altezza sopra e 5/8 della sua altezza sotto tale linea.  E’ un sistema usato nei musei ed è pratico se avete quadri di dimensioni diverse.
La linea base
Tutti i quadri sono allineati in basso, alla stessa altezza dal pavimento. Va bene se avete quadri piuttosto grandi. La linea base si colloca a circa 1-1,20 m.Potrebbe anche essere una mensola, in questo caso non è più una linea immaginaria (F.to n.4)
 La linea centrale
Ogni quadro viene appeso allineato secondo una linea orizzontale immaginaria che passa per il centro del quadro stesso. L’altezza da pavimento al centro del quadro dovrebbe essere di circa 1,50/1,60 m.
 La linea superiore
 I quadri sono allineati in alto, alla stessa altezza dal soffitto. Si può utilizzare il sistema della linea mediana per il quadro più grande e allineare tutti gli altri con esso partendo dall’alto.
Lo schema a blocco prevede che i quadri siano accostati in maniera regolare e con spazi identici tra loro. Questo tipo di disposizione presume che le dimensioni della cornice siano sempre le stesse.(f.to 14)
Un ultimo avvertimento riguarda l’altezza cui si appendono i quadri. Spesso, infatti, si tende a porli troppo in alto, mentre l’altezza ideale è quella dove il centro del quadro sia a “filo sguardo”, in modo che possano essere apprezzati al meglio. Questa ultima regola vale soprattutto se si vuole tenere i quadri su un’unica fila orizzontale o per un quadro solo.
Come in tutte le regole esistono anche le eccezioni e voi che schema preferite o quale avete usato?
(foto via pinterest)

Scritto da Alessandra Castiglioni

Ho una laurea (magistrale) in Architettura al Politecnico di Milano preceduta da un diploma di Interior Design all' IDI di Milano. Una mia cliente mi ha definita "un’artista degli spazi": con un po' di creatività e molto senso pratico riesco a trasformare qualsiasi ambiente in uno spazio comodo, funzionale e bello per chi ci abita. A volte basta solo vedere le cose da un'altra angolazione e lasciare che la casa "parli" svelando tutto il suo potenziale.

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