Caso studio. Stile nordico. I miei Si e No

Ti piace lo stile nordico? Ci sono molte varianti come per ogni stile ma la sua caratteristica è quella dei colori chiari e neutri dove il bianco vince su tutto. Ho scelto come caso di studio un appartamento esistente, in stile nordico che presenta alcuni spunti per chi ama il bianco, il vintage e un tocco di rustico. Ma anche se ami lo stile nordico e sei fautore del bianco, ci sono alcuni Si e alcuni No che vale la pena sottolineare, vediamoli assieme.


L’ingresso è stato concepito come una bussola su cui si aprono le varie stanze. Buona l’idea di diversificare alcuni elementi come la parete verso il soggiorno o la porta del bagno. Quindi:

SI. l’ingresso verso il soggiorno sottolineato da una parete rivestita con assi in legno in contrasto con il parquet utilizzato a terra (ma puoi usare anche una carta da parati…). La diversità di colore non infastidisce e divide in modo deciso creando comunque armonia tra i vari elementi. L’idea in più, ingentilirlo con uno stipite bianco che prosegue dal battiscopa (come si farebbe con una porta). In pratica viene sottolineato il “portale” che separa l’ingresso dal soggiorno e questo mi permette di rendere distinti e riconoscibili i due ambienti con funzionalità diverse, accoglienza (con il calore del legno) l’uno e relax-conversazione l’altro.

Ancora l’ingresso ma da un’altra angolazione, vediamo l’accesso verso la cucina e alcune porte.

Si. Caratterizzare la porta del bagno, a sx della foto, inserendo un colore sui toni del grigio nello specchio (si chiama così) della porta. In questo modo si aiuteranno gli ospiti a orientarsi senza il problema di aprire la porta sbagliata.

NO: nella foto sopra vediamo una parete bianca con un divano bianco e delle fotografie chiare incorniciate di bianco. Troppo bianco = non risalta nulla.

Il mio consiglio (sceglieteli tutti e tre o solo uno)

  1. anche se adori il bianco, metti a parete un quadro con cornice colorata o nera. Oppure un quadro senza cornice ma con un soggetto anche astratto ma ben definito dai colori, in questo caso per esempio colori che riprendono i due cuscini a righe.
  2. divertiti a inserire cuscini colorati, quando la base è bianca puoi sbizzarrirti scegliendo qualunque colore vi faccia star bene e poi riprenderlo nei vari complementi d’arredo (oggetti, tappeti ecc..) ma se proprio non vuoi colori accesi, ricordati che anche il grigio, il tortora e il nero fanno parte della gamma neutra dei colori … osate non ve ne pentirete.
  3. il tavolino anziche anch’esso bianco, sarebbe stato interessante averlo in legno naturale che avrebbe richiamato il rivestimento dell’ingresso.
Una dispensa anche se piccola non guasta mai …anzi …

In cucina SI a piastrelle paraschizzi in contrasto con i mobili della cucina, in questo caso nero lucido richiamato dai pomelli delle ante.
SI alla piccola dispensa ad angolo con doppia utilità, utilizzare un angolo altrimenti sprecato e avere uno spazio in più per i propri rifornimenti da avere sempre a portata di mano.

Angolo studio SI avere un elemento unico tridimensionale, come appunto un violino, che emerge dalla parete bianca.

piastrelle vintage anni ’20 ma usate anche negli anni ’50 e tornata di moda nella versione diamantate

Riassumendo con qualche alternativa:
Se vuoi ricreare questa atmosfera in casa tua:

  1. dipingi tutte le pareti di bianco
  2. sottolinea almeno una parete mettendo una carta da parati tono su tono o come nella foto, usando delle assi di legno, esistono anche queste carte da parati (bene anche una pittura “materica” cioè in rilievo)
  3. parquet color biondo miele
  4. piastrelle della nonna
  5. qualche particolare vintage o di recupero
  6. crea dei contrasti: avendo una base bianca puoi sbizzarrirti ma se sei amante del colore non colore scegli l’abbinamento bianco/nero, bianco/tortora bianco/grigio

Ma il mio consiglio di sempre è mai e poi mai bianco su bianco perchè è spiazzante e spersonalizzante.

Scritto da Alessandra Castiglioni

Ho una laurea (magistrale) in Architettura al Politecnico di Milano preceduta da un diploma di Interior Design all' IDI di Milano. Una mia cliente mi ha definita "un’artista degli spazi": con un po' di creatività e molto senso pratico riesco a trasformare qualsiasi ambiente in uno spazio comodo, funzionale e bello per chi ci abita. A volte basta solo vedere le cose da un'altra angolazione e lasciare che la casa "parli" svelando tutto il suo potenziale.

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